Movimento, energia, calore per l’identità di Dinamo Records

Dinamo Records è un rifugio dove devoti musicologi e cultori del vinile si lasciano avvolgere da un’atmosfera che richiama la natura indipendente dei negozi di dischi nordeuropei.

Suggestivo e intrigante, questo spazio è però in grado di accogliere con semplicità, ricordando i garage dove ci si incontra per vivere momenti di condivisione, ispirando ascolti inaspettati e proponendo piccoli tesori introvabili.

Selezionati col cuore e col palato, la musica e i vini artigianali proposti da Filippo Zenna, fondatore di Dinamo Records, incarnano la sua esperienza e la sua ricerca intellettuale.

L’energia muove metaforicamente e fattivamente l’intero progetto, che se ne alimenta, genera sensazioni e la reimmette in una dimensione concettuale, visiva e fisica in grado di accogliere le passioni e le idee di Filippo Zenna da tempo in cerca di uno spazio ideale.

Osservando e interiorizzando la lezione degli artisti Dada che elevano le macchine a opere d’arte e la rappresentazione del movimento e della velocità dei Futuristi, è iniziato un percorso estremamente libero ed esplorativo che ha visto susseguirsi scenari, epoche, tematiche fino ad approdare alla fusione di espressioni provenienti dal passato e dal futuro.

L’identità visiva di Dinamo Records trae inoltre origine da una ricerca compiuta su due diversi fronti. Da una parte abbiamo simulato il lavoro degli autori di copertine che riversano le atmosfere di determinati contesti musicali nelle loro creazioni. Sull’altro fronte, abbiamo osservato la relazione tra il movimento della dinamo che genera elettricità e la frizione della puntina sul vinile che produce musica.

I percorsi innescati ci hanno condotti alla scelta di un rosso-arancio vibrante, che evoca calore ed energia, e all’individuazione dello Univers Condensed, font “grottesco” creato da Adrian Frutiger negli anni ‘50. Il rosso domina il progetto di comunicazione in tutte le sue declinazioni, lo Univers affianca con discrezione i numerosi artwork.

Lo stile guarda al passato, mentre le tecniche guardano al futuro con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale che abbiamo interrogato attraverso le parole chiave designate per ottenere artwork sorprendenti che rispecchiano il concept e i singoli elementi che lo compongono.

Sotto la nostra direzione artistica, la visione è stata tradotta all’interno dello store fisico che attira l’attenzione anche del passante più disattento grazie al forte impatto visivo determinato dalla sua natura “full color”. La corte interna ospita un motore, destrutturato e reso quasi irriconoscibile, un omaggio alla visione di Picabia sul rapporto tra uomo e macchina.

All’esterno, un murales occupa la superficie di una lamiera di contenimento riproponendo le due anime visive del progetto, il logo ripreso in grandi dimensioni e i segni irrazionali elaborati dall’AI.

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