Estra Aesthetic Perspective in Space
- Settore
- Manufacturing & Industrials
- Anno
- 2025
- Deliverables
- Art direction
Brand identity
Brand strategy
Digital
Naming
Tone of voice
Nel mercato della finestra, la funzione viene prima della forma. La tecnica prima dell’esperienza.
La luce è un esito, non un principio. Estra ribalta il punto di vista: la finestra diventa estetica, spazio e percezione.




Nel mondo del serramento, la finestra è quasi sempre un dispositivo tecnico: nasce per isolare, proteggere, chiudere. La si sceglie per coefficiente termico, non per estetica; per specifica, non per identità. Estra nasce per ribaltare questa logica. Qui la finestra non è un componente edilizio, ma un prodotto progettato per dialogare con lo spazio e con la luce. Non un oggetto da installare, ma un gesto che definisce atmosfera, proporzione e carattere degli interni. È un cambio di categoria e di cultura: la finestra come complemento d’arredo, scelta consapevole, presenza progettuale.
Il naming Estra nasce dalla fusione tra finestra ed estro: dal funzionale all’espressivo. Una parola corta, netta, luminosa, che non descrive ma apre un immaginario — amplificato dall’archetipo dell’Esteta, che definisce il brand e il suo modo di guardare il mondo.
L’identità visiva prende forma a partire dalla luce. La tipografia costruisce una struttura solida ma leggera, una griglia ritmica che organizza l’informazione senza interferire con il racconto. La palette cromatica è essenziale, composta da neutri eleganti, con accenti pensati come impulsi visivi che attivano lo sguardo. Il layout system è fluido, modulare, capace di espandersi e contrarsi come la luce in un ambiente nelle diverse ore del giorno.
L’art direction non ritrae la finestra come oggetto tecnico, ma come soglia percettiva: attesa, rivelazione, dettaglio.
Non raccontiamo l’infisso — raccontiamo ciò che abilita: luce, spazio, presenza.